CJ Taranto, Alfredo Cerabino: “Ci sono le basi per fare bene”

Il socio e commercialista della società rossoblu si racconta: “Un onore far parte della famiglia del Cus, la crisi covid non è facile da superare ma stiamo lavorando bene”

06.10.2021

Intervista a cura di Toni Cappuccio

Aria di ottimismo in casa CJ Basket Taranto nonostante la sconfitta che ha inaugurato la sfortunata sconfitta all’esordio del campionato di serie B. La squadra agli ordini di coach Olive sta lavorando duramente per cogliere il primo successo già a partire da domenica prossima nella prima trasferta stagionale, sul parquet della PSA Sant’Antimo.

Tra i tanti che lavorano a fondo, fuori dal parquet, un ruolo fondamentale per una buona organizzazione societaria, lo svolge anche e soprattutto chi si occupa di far quadrare i conti, un ruolo molto importante e delicato. La società del CJ basket Taranto ha pensato bene, due anni fa di servirsi dei preziosi servizi del dott. Alfredo Cerabino, dottore commercialista, laureato nella prestigiosa Università di Siena “continuando, però a praticare la mia amata pallacanestro, proprio nell’ambiente della “Mens Sana”. La mia esperienza di giocatore l’ho fatta nel mitico Cras, poi gli studi, necessariamente, mi hanno portato lontano dalla nostra Taranto. Quando, però, due anni fa, Roberto Conversano mi chiamò e mi chiese di gestire i conti della società, non persi tempo ad accettare di buon grado, perché quella del Cus è proprio una bella famiglia ed io mi sento a mio agio. Una famiglia che sta costruendo buone basi per lo sviluppo”

Certo, specialmente in un periodo come questo non deve essere affatto facile far quadrare i conti e poter soddisfare con il giusto tempismo le aspettative delle retribuzioni dei giocatori, oltre a tutti gli altri impegni economici che la società deve sostenere per oneri federali e per le tante altre spese. “Oltre alle situazioni, diciamo di normalità – sottolinea Cerabino – in questi ultimi due anni ci è piombata addosso questa terribile pandemia che, oltre ai normali impegni economici ha aggiunto quelli derivanti dalla gestione sanitaria di ambiente, atleti, staff e dirigenti compresi, non sostenuti però dal ritorno degli introiti derivanti dalla presenza di spettatori. In pratica, tante spese e meno introiti. Per fortuna, però, con la società abbiamo lavorato bene in termini di serietà professionale e sportiva e, quindi, di empatia con i nostri sponsor. Ciò ci ha consentito di governare, in maniera giusta ed opportuna, di chiudere il rendiconto della stagione scorsa in maniera equa e di provvedere alla necessaria ricapitalizzazione per ripartire col piede giusto”.

Per ripartire bene e meglio, però, era necessaria l’apertura all’ingresso del pubblico, ossigeno puro, da tutti i punti di vista: “E’ stata importante la forte posizione nei confronti del Governo avanzata dal presidente Basciano della LNP, che, insieme alle Leghe di altri sport che usufruiscono di impianti al coperto, ha chiesto ed ottenuto un significativo aumento del numero di spettatori. Col solo il 35% si concludeva poco. Il risultato ottenuto al 50% è già un passo avanti ma sarà opportuno portarlo all’80%, così com’è stato deciso per teatri ed altri luoghi dello spettacolo. Quindi al Palafiom ora potremo avere circa 600 spettatori paganti, con un ticket, peraltro, molto popolare”.

Di conseguenza lanciamo un forte appello alla città ed a tutti gli appassionati di basket. “Di venire in buon numero al Palafiom a sostenere la società e ad incitare i nostri nuovi giocatori che, sono sicuro ci faranno togliere tante soddisfazioni, al di là del passo falso iniziale, molto sfortunato. Obiettivi? Quella eliminazione lo scorso anno ad opera di Cividale del Friuli mi è rimasta molto in gola. Credo, però, che questi nostri nuovi ragazzi ci metteranno ancora più forza e vigoria”.

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