CJ Taranto, presidente Cosenza: "Orgogliosi di questo gruppo, Playoff da protagonisti"

Il presidente del sodalizio rossoblu nella settimana che porta ai playoff ripercorre la sua lunga carriera da massimo dirigente del Cus Jonico nell'intervista di Toni Cappuccio

11.05.2021

Sergio Cosenza è il Presidente per antonomasia, praticamente da tempo immemore. Sempre impeccabile nel suo stile, sempre composto nel suo abito mentale e professionale! Anche a pochi giorni dall’inizio dei playoff, gli ennesimi della sua lunga carriera di massimo dirigente del CJ Basket Taranto ma stavolta con un traguardo davvero grande, la promozione in A2.

“Come carica che ricopro e che m’impegna piacevolmente da tempo, mi aspetto almeno la medaglia Mauriziana della storia della Pallacanestro italiana – dice sorridendo Cosenza - Che mi risulti non mi sembra che ci sia qualche presidente di società così longevo…e che non ha alcuna voglia di andare in pensione. Questo è il mio mondo, il mio essere, insieme alla mia famiglia, anch’essa legata. Mia moglie Giovanna, i miei figli Roberta e Luca sono stati contagiati anch’essi da giocatori.”

Chi ti parla, caro Sergio, può certamente comprendere e condividere questa passione, anche perché l’abbiamo vissuta insieme, con la mitica Olimpia Basket sui campi di pallacanestro di ogni tipo, dalle mattonelle, al cemento e, finalmente sul parquet...e continuiamo a viverla insieme anche ora.

“Quella con la nostra Olimpia è stata la stagione più bella, gioiosa di un basket goliardico, ma anche tecnico all’occorrenza, che animava tutti noi, quasi fossimo eternamente ragazzi vivaci.”

Io sto scrivendo la storia dei nostri ragazzi di quest’annata. Ci vuoi descrivere brevemente la tua?

“Sono campano di nascita. Sono nato “alcuni anni fa” a Sant’Arpino, provincia di Caserta. Poi i miei si trasferirono a Taranto dove ho messo salde radici e sono diventato rossoblu dentro e fuori. Avevo 10 anni quando mi venne la voglia di imparare a giocare a pallacanestro. Ho avuto la fortuna di essere istruito e formato da un grande formatore: Tonino Tamborrino, il principale”, come lo chiamavamo tutti. Uno che ha educato alla pallacanestro tanti giovani nei meravigliosi anni ‘60, insegnando, sempre, soprattutto i fondamentali ed il gioco di squadra. A più di qualcuno verrà ora la lacrimuccia agli occhi nel ricordarlo, con grande rispetto.”

Caro amico Sergio, dobbiamo ricordare, urbi et orbi, con orgoglio che la storia della pallacanestro tarantina prima e del Basket poi, è lunga più di 80 anni, già da prima dell’ultima guerra. Tante generazioni hanno praticato con buoni risultati l’arte di questa bellissima disciplina sportiva. Potremmo riempire un grande palazzetto di tanti appassionati se solo potessimo farlo. L’epopea del decennio vincente del grande Cras lo ha dimostrato. Ora, però, bando alle nostalgie e pensiamo al presente che si lega al recente passato. La scorsa primavera la pandemia aveva infranto il sogno dei play off della serie C Gold che il Cus si apprestava a disputare con buoni motivi di vittoria, dopo una bella cavalcata vincente con la sapiente guida di coach Olive. Ieri come oggi vi state preparando per un altro playoff, per un altro salto di categoria, ma stavolta a differenza dello scorso anno, si gioca. Un segno premonitore? Certamente, visto che ora stiamo per affrontare i play off di serie B per sognare ad occhi aperti addirittura la serie A/2, anche questi con buone ambizioni.

“Nella vita non si può vivere senza giuste e dovute ambizioni. Sono la molla che ci spinge a viverla meglio, evitando però gli eccessi che sono sempre, invece, nocivi. Tra l’altro mi piace sottolineare che la pandemia, invece di abbatterci ci ha spinti a rimboccarci le maniche da subito, ormai da un anno fa, per operare tutta una serie di contromisure e di programmi di rinnovamento, quasi epocale, in poco tempo, con un impegno continuo che ci ha portato alla struttura organizzativa societaria attuale, più in linea con i tempi più manageriali e professionali delle competizioni di più alto profilo. C’è ancora un altro aspetto che voglio rimarcare, perché innovativo rispetto a tempi passati: quello della buona sintonia e sinergia con l’attuale Amministrazione civica che ci ha assistito e confortato in questo “New Deal” del nostro Basket. Non era mai accaduto prima. Anzi, prima abbiamo dovuto spesso lamentarci di una certa assenza, se non addirittura contrarietà alle nostre giuste ambizioni di dare il meglio alla città”

Questo accadeva nel nuovo tempio del basket tarantino: “il PalaMazzola”. Un Palazzetto che vi ha visto, però, già alle prese della serie B, per 4 anni di seguito, dal 2014/15, con grandi sacrifici economici personali, con qualche aiuto dallo sponsor CasaEuro di Umberto Ingrosso, grande amico ed appassionato di basket. Tanto per ricordarlo a chi dice ora che siamo esordienti in serie B!

“Esatto! In quei 4 anni, ci siamo già fatti conoscere lungo lo Stivale per la bontà della organizzazione di stampo familiare ed anche per la qualità di gioco della nostra squadra. Da noi sono passati fior di buoni giocatori e, cosa da sottolineare, tutti sono rimasti legati a noi con affetto e riconoscenza. Ancora oggi ci scrivono che sono contenti dei progressi che stiamo facendo, pur con qualche giustificata nostalgia di non essere qui protagonisti con noi. Penso, per esempio, all’ultimo roster di serie C Gold , con capitan Andrea Grosso in testa, guidato e confortato sempre dalla sapiente guida di coach Davide Olive. E’ stato un organico stretto da una vera e propria amicizia dentro e fuori il parquet. Questo tanto per dimostrare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il nostro proverbiale modo di trattare i giocatori che vengono in riva allo Jonio. Abbiamo anche avuto l’orgoglio di avere con noi un mito del basket italico, come il grande Roberto Chiacig".

Adesso, una buona parte del basket italico ci sta conoscendo sotto l’aspetto meramente tecnico.

“Ed è un motivo di vero orgoglio. Nelle prime 2 fasi di questo torneo, siamo stati per lungo tempo l’unica squadra imbattuta di tutti i campionati, tanto da suscitare l’interesse ovunque. Lo abbiamo riscontrato anche nelle finali di Coppa Italia a Rimini e Cervia, anche se ne siamo usciti nella prima partita contro Livorno per un solo punto. In albergo anche le altre squadre ci hanno fatto i complimenti per il gioco e dispiaciuti per non vederci più all’opera.”

Ora, però, viene il bello, si dice! Come se non lo fosse stato finora!!

“Già! Per la prima volta nella nostra antica storia gareggeremo nei play off per conquistare la serie A/2. Suona tanto bene che facciamo fatica a sognarla ma non bisogna porre limiti. Lo faremo contro squadre di realtà cestistiche dal lignaggio antico e glorioso. Sarà un test molto impegnativo anche perché, nella prima fase, si dovrà giocare ogni due giorni al meglio delle 5 partite. Con la speranza, chissà, che possano riaprire i palazzetti, magari per le semifinali o l’eventuale finale…”.

Nella settimana di sosta è stata ancora più importante l’attività del preparatore atletico Giuseppe Diciolla e del fisioterapista Pierluigi Scatigna, oltre, ovviamente allo staff tecnico, per recuperare la brillantezza della condizione mentale e fisica, che nelle ultime gare era apparsa un po' appannata.

“Infatti! Tutto calcolato, tutto previsto! I ragazzi sono, a maggior ragione, in opportuna “clausura” mediatica e sanitaria per prepararsi a dovere, senza altre distrazioni e tentazioni. Sono tutti ottimi professionisti esperti, consapevoli dell’importanza della posta in palio per loro, individualmente, per la squadra, la società, per tutti i tifosi e per l’intera cittadinanza. Siamo orgogliosi di loro e siamo sicuri che giocheremo dei playoff da protagonisti".

Grazie caro amico, grazie presidente Sergio Cosenza. SEMPRE FORZA CJ!!!

Toni Cappuccio

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